Storia del centro

Il Centro Culturale Paolo VI di Sant’Ivo alla Sapienza è nato nell’ottobre 1997 come una nuova proposta per giovani, soprattutto universitari, da parte dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma. Si caratterizza per una variegata proposta formativa e culturale che contempla incontri tematici, momenti aggregativi, di preghiera e ritiri, la celebrazione eucaristica mensile, possibilità di accompagnamento spirituale, organizzazione di visite culturali, di pellegrinaggi e di attività di volontariato. Il Centro si è avvalso e si avvale della preziosa collaborazione di religiosi e religiose di varie Congregazioni (salesiani sacerdoti, suore Pie Discepole del Divin Maestro, Apostole della Vita Interiore e Missionarie Secolari Scalabriniane) e soprattutto dell’attivo coinvolgimento di laici impegnati, alcuni di essi validi professionisti in vari campi e tra loro anche alcuni giovani docenti universitari. Durante il grande Giubileo dell’anno 2000 il Centro è stato un punto di riferimento per i giovani presenti a Roma, soprattutto durante la Giornata Mondiale della Gioventù. Nel 2003 si è fatto promotore, attraverso un Congresso internazionale, delle celebrazioni romane per il XXV della morte di Papa Paolo VI: com’è noto Giovanni Battista Montini fu assistente spirituale della FUCI proprio nei locali della Rettoria di Sant’Ivo, lì dove ora si raduna regolarmente il gruppo animatore del Centro. Gli Atti del Congresso sono stati raccolti nel volume a cura di M. Mantovani e M. Toso, Paolo VI. Fede, cultura, università (Las, Roma 2003).

Una delle iniziative di particolare rilievo è stata il Ciclo triennale di formazione culturale “Fede, cultura e scienza” che ha preso avvio nel 2006 e si è sviluppato in  II edizioni (ottobre 2006 – maggio 2009) offrendo ad un vasto pubblico la possibilità di approfondire – attraverso varie conferenze tenute da illustri docenti universitari e personaggi del mondo della cultura – il tema del rapporto tra scienza e fede. L’iniziativa si inseriva all’interno del Progetto STOQ, patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Cultura ed ha portato alla pubblicazione a cura di M. Mantovani e M. Amerise, “Fede, Cultura e Scienza. Discipline in dialogo” (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2008). L’organizzazione annuale di una serata artistico-culturale in favore di studenti universitari bisognosi (concretamente alcuni studenti stranieri della Facoltà di Filosofia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma) è invece un progetto che ha preso il via nel maggio 2006, quando si propose con successo un Concerto tenuto dal quintetto vocale torinese "Incanto Armonico". Questo “Appuntamento con la Musica Sacra” è diventato poi un tradizionale e sempre più significativo evento culturale, incluso nelle attività del “Maggio Santivese” organizzate dal Centro Culturale stesso. In ottobre 2012 ha preso il via un nuovo Ciclo triennale di formazione culturale dal titolo "Arte, Cultura e Tecnica", con una serie di incontri a cadenza quasi mensile che si è protratta fino a maggio 2015, iniziativa che ha portato alla pubblicazione del volume a cura di G. Lombardi e M. Mantovani e G. Lombardi, “Pensieri nascosti nelle cose. Arte, Cultura e Tecnica” (LAS, Roma 2015). Nei successivi due anni (ottobre 2015 – giugno 2017) queste attività hanno preso il nome di  "Uomo, Cultura e Scienze", mentre  dall'anno 2017/2018 si svolgono sotto il titolo di "Incontri Culturali". Il Centro Culturale Paolo VI ha partecipato attivamente alle celebrazioni per la beatificazione (19 ottobre 2014) e per la canonizzazione (14 ottobre 2018) di papa Montini, e prosegue regolarmente le sue attività secondo il calendario annuale concordato con il Direttore del Servizio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma e con il Rettore della Chiesa di Sant’Ivo.

 

 

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